Descrizione

Campo Boario è un’area situata a sud-est del centro storico di Jesi ed è stata soggetta a numerosi ritrovamenti archeologici nel secolo scorso. Già agli inizi del XX secolo, vicino alla Chiesa di San Savino Nuovo si rinvennero diverse sepolture facenti parte di un’unica necropoli posta lungo una strada romana. Il corredo delle tombe, una kylix (coppa da vino) e diverse lucerne, datano le sepolture all’epoca tardoantica, tra il IV e il V secolo d.C.
Durante gli anni ’70, invece, in occasione della costruzione della Scuola Secondaria di I grado “Federico II” si rinvenne un’importante officina ceramica specializzata nella produzione di ceramica a vernice nera (la più diffusa in età repubblicana), attiva tra il III e la metà del II secolo a.C., quindi all’inizio della romanizzazione di questo territorio. Accanto all’officina sono stati trovati i resti di uno o più edifici residenziali, facenti probabilmente parte di un’unica domus di ben 2000 mq. Alcuni ambienti, ancora conservati sotto la struttura scolastica, sono caratterizzati da pavimenti in tessere di laterizio disposte a formare disegni geometrici databili tra il II ed il I secolo a.C.. Accanto a questi scavi, nel 1974 furono trovati casualmente i resti dell’abbazia di San Savino tuttora visibili. Si trattava di un edificio suddiviso in tre navate da una serie di cinque pilastri. Gli storici locali facevano risalire la sua fondazione ai Goti (prima metà del VI secolo) e il suo restauro ai Longobardi (VII-VIII secolo). I successivi scavi degli anni ’80, con il rinvenimento di manufatti databili tra il VI e l’VIII secolo, hanno confermato l’origine altomedievale di questo edificio religioso.

Posizione

piazzale San Savino, 1

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